Viva la vita

Sanremo, il palco dell’Ariston, il pubblico in trepidante attesa. Francesco Gabbani torna al Festival con il suo nuovo brano “Viva la vita”, una canzone che già dal titolo promette energia e significato. Dopo il trionfo di “Occidentali’s Karma”, ogni sua apparizione sanremese porta con sé aspettative altissime, una sorta di promessa non scritta di uno show divertente e coinvolgente. Questa volta, però, la magia non si è completamente accesa.

E se la canzone, nel suo insieme, mantiene le promesse di un testo significativo e di una melodia piacevole, è proprio l’esibizione che ha lasciato deluse alcune aspettative. Viva la vita è un brano che invita a riflettere, un inno alla bellezza dell’esistenza che, però, nel ritornello si fa un po’ ripetitivo. La struttura musicale è accattivante, con un crescendo ben costruito e un’atmosfera coinvolgente, ma non ha quel guizzo esplosivo che ci si aspetta da Gabbani sul palco dell’Ariston.

Tuttavia, c’è una qualità che rende Viva la vita un brano da apprezzare: la sua capacità di trasmettere serenità con toni semplici e delicati. Gabbani festeggia la vita con leggerezza e profondità allo stesso tempo, tratteggiando immagini chiare di una quotidianità fatta di alti e bassi, ma non per questo meno bella o importante. La canzone si muove con grazia, dipingendo un’esistenza tranquilla, un equilibrio che non cerca l’eccesso ma il valore delle piccole cose. L’ascoltatore si lascia trasportare in un mondo che esiste nella sua purezza, dove la vita si accoglie così com’è, senza frenesia né artifici.

La performance è stata equilibrata, ben studiata, perfettamente eseguita. Nessuna sbavatura, nessuna nota fuori posto, nessun elemento di troppo. E forse proprio questa precisione ha reso l’esibizione meno d’impatto. Ci si aspettava un colpo di scena, un elemento fuori dagli schemi che potesse rendere il tutto indimenticabile. Invece, la sua presenza scenica – sempre solida e sicura – è rimasta su un binario classico, senza quei momenti di pura sorpresa che, in passato, lo hanno reso un protagonista assoluto della kermesse.

Resta, comunque, il valore di una canzone che, nella sua essenza, è piacevole e ben costruita. Viva la vita ha il potenziale per conquistare il pubblico nelle prossime serate e, probabilmente, lasciare il segno anche dopo il Festival. Ma per chi attendeva il Gabbani capace di rivoluzionare il palco con ironia e teatralità, il debutto sanremese è sembrato un po’ sottotono.

La vera domanda ora è: nelle prossime esibizioni ci sarà quel tocco di genialità che ha sempre caratterizzato il suo percorso? Lo scopriremo solo nei prossimi giorni, con la speranza che Gabbani riesca ancora una volta a sorprenderci.

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