Irama

Irama è un artista che ha sempre saputo costruire attorno alle sue canzoni un’atmosfera intensa e malinconica, con melodie tristi e semplici capaci di toccare corde profonde. Anche questa volta è rimasto fedele al suo stile, portando sul palco dell’Ariston un brano che parla di una relazione agli sgoccioli, di quei momenti in cui si è consapevoli che qualcosa sta per finire, ma si fa fatica a lasciarlo andare.

Lentamente” è il titolo della canzone approdata sul palco sanremese. Lui che, con le sue armature, ha costruito un immaginario ben preciso. Una battaglia epica, visibile nel videoclip ufficiale, che si combatte senza sconti di feriti. Perché forse è proprio così che si incarnano le emozioni che si provano al termine di una relazione.

“Cerco il tuo sguardo ma ti giri dall’altra parte
Ma non so più come dirtelo
Vederci appuntamenti nascosti in ristoranti costosi”

Un testo che racconta la fine di un amore con delicatezza, senza troppi artifici. Una ricerca che manifesta tutta la mancanza celata a causa dei compromessi relazionali. Tuttavia, rispetto ai suoi brani precedenti, questa volta l’impatto emotivo è stato meno forte. Irama ci ha abituati a interpretazioni cariche di pathos, capaci di far vibrare ogni parola con la sua intensità vocale e scenica. Ma stavolta, qualcosa è mancato.

L’esibizione è stata semplice, pulita, senza sbavature, ma anche priva di quel trasporto che solitamente lo contraddistingue. La scelta di cambiare abito quasi alla fine ha aggiunto un tocco di particolarità alla performance, ma non è bastato a darle quel guizzo in più che avrebbe potuto rendere il tutto più coinvolgente.

“E te lo si legge dagli occhi che mi odi
E se in amore non soffri, non sogni, non corri, non so innamorarmi di te
Lentamente”

Un brano che, sulla carta, aveva il potenziale per emozionare, ma che è rimasto piatto, senza quella carica di sentimento che lo avrebbe reso memorabile. Forse un’occasione mancata, forse solo una scelta interpretativa più contenuta rispetto al solito. Resta il fatto che, pur essendo un’esibizione discreta e curata, non ha lasciato il segno come ci si sarebbe aspettato.

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