DAE ci racconta il suo “SI STA BENE ANCHE DA SOLI” – Intervista

DAE ci racconta il suo "SI STA BENE ANCHE DA SOLI"

Abbiamo conosciuto il giovane cantautore siciliano in occasione dell’uscita del suo nuovo singolo. “Si sta bene anche da soli” è disponibile in tutti i digital store dallo scorso venerdì 27 settembre.

DAE, nome d’arte di Davide Napoli, insegue il suo sogno musicale trasferendosi a Milano. Tra le sue esibizioni più significative, ha aperto il concerto di Peter Doherty all’Apollo Club durante il Dirty Mondays, e quello degli Stunt Pilots ai Magazzini Generali. Dae ha calcato più volte i palchi iconici del Legend Club e del Rock ‘n’ Roll, ed è stato protagonista di diverse performance a Roma, su uno dei palchi più prestigiosi della capitale, il Largo Venue, dove ha aperto i concerti dei $uicide Gvng.
Davide è inoltre coautore di due brani di punta dell’album delle Bambole di Pezza, tra cui “Io non sono come te” e “Autoreggente”.

Ma vi lasciamo alle sue parole…

Il brano è basato su un’esperienza personale? Qual è stata l’ispirazione che ti ha portato a scriverlo?

«Sì, il brano è basato su un’esperienza personale. Mi sono trasferito da Palermo a Milano per vivere di musica e, dopo un periodo di vita vissuta a pieno in questa città, ho sentito il bisogno di raccontare e descrivere questa realtà, nella speranza di dare conforto a tutte quelle persone che, nella stessa situazione, si sentono sole o sbagliate».

Nel testo si parla di solitudine, un’emozione spesso sottovalutata di questi tempi, cosa rappresenta per te la solitudine e in che modo andrebbe affrontata?

«La solitudine non deve essere per forza una cosa negativa, anzi. Per me rappresenta libertà, e in quanto tale va affrontata in maniera positiva, va considerata come un’occasione per conoscersi e crescere».

Perché hai scelto di parlare di Milano nel tuo brano? Quanto influisce il suo essere una città frenetica sulle sensazioni/umori delle persone che la vivono a pieno?

«Ho scelto di parlare di Milano perché è una città che, con la sua frenesia e il suo ritmo incalzante, influenza profondamente chi la vive intensamente. Le dinamiche rapide e competitive possono far sentire le persone spesso sopraffatte, creando un mix di stimoli ed emozioni contrastanti che segnano indubbiamente l’umore di chi ci abita».

Esiste una ritualistica dietro la tua ispirazione o dietro la scrittura di una canzone?

«Ogni canzone segue un processo unico, ma c’è un elemento comune che le unisce tutte: manifestare la libertà di espressione in tutte le sue forme e aiutare gli altri attraverso i miei testi».

Come descriveresti la tua musica a chi ancora non l’ha ascoltata?

«Descriverei la mia musica come un’amica fidata. È intima e autentica, pensata per fare sentire meno soli e compresi, creando una connessione profonda con chi l’ascolta».

Se dovessi fare la colonna sonora per un film/seri tv/videogioco con la tua musica, che cosa sceglieresti?

«Penso che la mia musica potrebbe adattarsi a diversi mood, ma uno che mi piacerebbe particolarmente sarebbe accompagnare un momento di riflessione profonda in un film, simile a quello che ‘Iridescent’ dei Linkin Park ha rappresentato in Transformers 3. Creare l’atmosfera giusta per una scena emotivamente intensa sarebbe davvero stimolante».

Progetti in corso o in prossima uscita?

«Assolutamente! Ho già pronte diverse canzoni che non vedo l’ora di farvi ascoltare, ma, per il momento non posso fare troppi spoiler!»

Noi vi invitiamo ad ascoltare la sua musica e a seguire i suoi prossimi progetti.

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