“Never Let Go – A un passo dal male”, diretto da Alexandre Aja, è in uscita nelle sale italiane il 26 settembre. Grazie a Notorious Pictures, arriva un thriller psicologico che esplora la maternità, la paranoia e il terrore di una minaccia invisibile. La storia segue June (Halle Berry), una madre determinata che vive con i suoi due figli, Nolan e Samuel, in una casa isolata. Un luogo trasformato in un rifugio di sopravvivenza contro una forza maligna che June chiama semplicemente “il Male”.
La narrazione si sviluppa in un microcosmo chiuso, dove la famiglia è completamente isolata dal mondo esterno. La sicurezza della loro casa è garantita da una corda che circonda la proprietà. Un simbolo che traccia una linea invisibile tra la vita e la morte. Questa corda diventa simbolo della fragilità della loro esistenza e della precarietà delle certezze di June. L’ansia crescente prende piede quando Nolan inizia a mettere in dubbio l’esistenza del Male e l’efficacia della corda, provocando una frattura all’interno della famiglia e portando a una crescente tensione emotiva.
![NEVER LET GO](https://i0.wp.com/www.lapiziaviewsmagazine.it/wp-content/uploads/2024/11/copertine-articoli-2024-11-04T201654.728.png?resize=640%2C336&ssl=1)
Un aspetto che risulta mancante è la spiegazione di come sia iniziato il Male di cui parlano i personaggi. Lo spettatore è confuso dalla mancanza di lore. Come sia nato questo Male non è mai chiarito, o come siano diventati “le uniche persone rimaste nel mondo”. Nel finale, il pubblico scopre che dei pompieri hanno portato i due bambini in una cittadina, il che fa intuire come la situazione è più complessa di quanto inizialmente apparisse. Inoltre, emerge che il Male non se n’è realmente andato, lasciando aperte molte domande e insinuando che la minaccia persista anche dopo il loro salvataggio.
Halle Berry interpreta June con una performance intensa, catturando la vulnerabilità e la determinazione di una madre che è sia una figura protettiva che una potenziale minaccia per i suoi figli. Il suo personaggio è caratterizzato da una profonda ambiguità, in quanto la sua ossessione per la protezione rischia di diventare soffocante e distruttiva. Berry riesce a rendere credibile il conflitto interiore di una donna che combatte contro una minaccia esterna e i propri demoni psicologici.
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Nolan, interpretato da Percy Daggs IV, è un ragazzo curioso che mette in discussione la realtà presentata dalla madre, diventando il catalizzatore di un conflitto centrale. D’altra parte, Samuel, interpretato da Anthony B. Jenkins, accetta acriticamente l’autorità materna, rappresentando una visione più naïve e vulnerabile del mondo.
Il Male, incarnato da Stephanie Lavigne, è un’entità oscura le cui manifestazioni inquietanti sfidano la percezione della realtà. Aja costruisce sapientemente un clima di ambiguità, lasciando aperta la possibilità che il Male sia una proiezione delle paure interiori di June piuttosto che una vera minaccia soprannaturale.
In conclusione, Never Let Go – A un passo dal male fa il suo lavoro nel creare suspense e mantenere alta l’attenzione dello spettatore. Combina efficacemente elementi di thriller e introspezione psicologica, offrendo una riflessione profonda sulle paure e le fragilità umane. La direzione di Aja, unita a interpretazioni convincenti, rende questo film un’esperienza avvincente e inquietante, capace di tenere gli spettatori con il fiato sospeso. Raccomandato a chi cerca una narrazione che sfida le convenzioni del genere e offre un’esplorazione intensa della mente umana.