“Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato” è uscito il 16 febbraio ed è una ventata di ottimismo a ritmo di pop di Alfa, il giovane cantautore genovese che guarda sempre avanti.
![](https://i0.wp.com/lapiziaviews0.wpcomstaging.com/wp-content/uploads/2024/02/7306.jpg?w=640&ssl=1)
Alfa, dopo aver partecipato al Festival di Sanremo con “Vai!” e aver duettato con Roberto Vecchioni in “Sogna Ragazzo Sogna” nella serata delle cover, il 16 febbraio ha pubblicato il suo nuovo album -il terzo in carriera-.
Un racconto che si snoda in dieci tracce legate tra di loro dal filo conduttore dell’amore, il sentimento che più di tutti l’artista ama raccontare, esplorare, cantare.
“Trovo aspirazione in tutto quello che mi circonda, nelle storie d’amore che ho vissuto e che mi vengono raccontate, nel sentimento che si insinua in ogni momento della vita” ha raccontato sui social il giorno del release.
![](https://i0.wp.com/lapiziaviews0.wpcomstaging.com/wp-content/uploads/2024/02/alfa-1.webp?w=640&ssl=1)
“Non so chi ha creato il mondo, ma so che era innamorato” si apre con delle voci fuoricampo, un ukulele e la voce di Alfa che – a modo suo – porta avanti un messaggio di forza, di cambiamento e di resistenza di una generazione che si trova in mezzo a dubbi e incertezze.
Alfa, al secolo Andrea De Filippi, è allegro, solare, positivo, un buon esempio per la generazione che rappresenta e con questo nuovo album porta avanti un messaggio importante: mai abbattersi.
L’artista in questo nuovo progetto racconta le storie dei ragazzi, la differenza tra innamorarsi e amare, canta le immagini delle strade, elenca le incertezza, si fa portavoce dei ragazzi che amano il pop, a ritmo ballabile, da “Ma so che era innamorato” a “Nei tuoi occhi cosa c’è”, passando anche da ballad come “Ma tu come stai”.
Con “Non so chi ha creato il mondo ma so che era innamorato” Alfa conferma il talento e la sua sensibilità. Con le sue canzoni che parlano d’amore e speranza, Alfa si guadagna un posto nel cuore di chiunque abbia la fortuna di ascoltarlo sperando – un giorno – di sentirsele dedicare.