8 marzo, il Gender Gap musicale: solo il 27% delle artiste arrivano al successo

8 marzo gender gap

8 marzo, oggi si celebra la giornata internazionale dei diritti delle donne, meglio conosciuta come “festa della donna“: una giornata dal grandissimo valore sociale ridotta ad una mera strategia di marketing in cui gli uomini si sentono in dovere di regalare mazzetti di mimose e le discoteche fanno entrare gratis le ragazze e ristoranti pieni di tavolate di donne di mezza età che si ritrovano dopo anni.

In questo mare di clichè, di pregiudizi, di mimose però ci sono situazioni che devono, necessariamente, essere rese note attraverso posizioni nette: il gender gap esiste, ovunque, anche nella musica.

Del resto, nell’industria musicale italiana il sessismo è certificato dai dati: le donne sono solo il 27% tra gli artisti, il 12,5% tra i compositori e il 2,6% nella produzione. Questo date emerge nettamente anche nell’ultimo Spotify Wrapped in cui vengono racchiuse tutte le statistiche d’ascolto degli italiani su Spotify nel 2023 e – fra analisi e trionfalismi – un aspetto è emerso evidente: di donne, nella top ten generale, neanche l’ombra.

Tuttavia, quando si entra nella sfera dell’ascolto, il discorso si fa diverso e molto più complicato. Per alcuni è una questione di genere sì, ma anche musicale: in Italia vanno per la maggiore raptrap e urban, generi (almeno per ora) con poca rappresentanza femminile. Altri li sentiamo dire: «All’estero Taylor Swift trionfa, in Italia sarebbe impossibile». La verità è che, purtroppo, in Italia non c’è nessuna al suo livello, se non i due fenomeni musicali che hanno letteralmente stravolto il mercato musicale italiano: Elodie e Annalisa.

La musica, il futuro e l’eredità delle grandi icone pop del nostro passato. Elodie e Annalisa nell’ultimo anno hanno letteralmente distrutto ogni tipo di record seguendo un percorso simile sotto molto punti di vista: il percorso ad Amici, la carriera che non riusciva a partire, l’apertura dei concerti di grandi artisti e poi, la rinascita grazie ad una costruzione perfetta dell’immagine, sound freschi e frizzanti, balletti virali su tiktok e una fan base in grado di macinare dischi di platino.

Il mercato musicale ha accolto positivamente l’entrata di donne nel mondo del “pop che conta”. Il fenomeno Elodie e Annalisa ha, inevitabilmente, acceso il riflettore sui progetti delle donne nella musica. La prima prova è stata il Festival di Sanremo 2024 che ha visto trionfare una donna, Angelina Mango, dopo 10 anni (escludendo Victoria dei Maneskin).

Le cose negli anni sono sicuramente cambiate, ma la strada per una parità di genere in campo musicale – ma non solo – è ancora estremamente lunga e difficoltosa, di una cosa però siamo certe: la musica è donna.

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