Amarsi per lavoro: le emozioni secondo Mazzariello

“AMARSI PER LAVORO” (Futura Dischi/Epic Records Italy), il nuovo singolo di MAZZARIELLO. Uscito venerdì 8 novembre su tutte le piattaforme digitali e disponibile in pre-save al link.
Di cosa parla il brano?

Mazzariello affronta il tema delle relazioni e della quotidianità con uno sguardo disincantato e profondo, capace di rappresentare un’intera generazione. Il percorso di questa canzone è rintracciabile anche nel suo precedente brano “Finestre verdi”. Le sensazioni di un amore quotidiano segnato dalle separazioni.

“Se ci guardi in fondo siamo simili alle macchine dei nostri genitori”

In un solo verso Mazzariello riesce a racchiudere il senso del suo brano. Il parallelo tra persone e macchine vecchie rievoca affetto e familiarità. Entrambi diventano “sicuri” come la casa dei parenti, dove si torna con nostalgia e gioia

Le sonorità oltre alle parole ci riportano alle atmosfere indie, con una ritmica scanzonata che fa da sottofondo alle parole semplici ma dirette del suo autore.

“Troveremo il modo di amarci per lavoro senza nessuno sforzo”

Il più decantato dei sentimenti (l’amore) viene reso basico da Mazzariello. Un qualcosa di naturale che, nella sua spontaneità, si sviluppa e avvolge l’essere umano, senza le emozioni negative che spesso vediamo descritte in altri ambiti.

La sua definizione sembra quasi fare vedere un lato “nascosto” di questo sentimento: un’emozione da vivere a pieno, senza pensare troppo alle conseguenze, un qualcosa di genuino da coltivare ogni giorno.

L’abilità di Mazzariello è tutta qui: riesce a portarti all’interno del suo modo di pensare, del suo modo di concepire le emozioni, ma lo fa in maniera sciolta, senza mai davvero dirti cosa sta facendo.

Ascoltando il suo brano ognuno ha la possibilità di ritrovarci dentro qualcosa di suo, un pezzo di vita, una sensazione volata via.
La sua capacità di elaborare un brano senza rifletterci troppo, la base e i cori che aggiungono un tono di freschezza e, infine, la sua voce, lo rendono un artista a suo modo “atipico”, capace di esprimere concetti complessi in modo semplice.

Sarebbe bello se davvero si riuscisse ad “amarsi per lavoro”, magari uno di quei lavori fatti con passione e non per semplice e fredda necessità.