Marcus Burnett (Martin Lawrence) e Mike Lowrey (Will Smith) sono di nuovo di corsa per le strade di Miami, ma non per inseguire qualche criminale: come quattro anni prima sono di fretta per non tardare a un nuovo lieto evento familiare, festeggiamenti che anche in questa occasione purtroppo sono rovinati da gravi imprevisti.
Marcus durante la cerimonia si sente male, e una volta ripresosi viene a conoscenza, insieme a tutto il mondo, di una sconcertante notizia: il compianto capitano Howard (Joe Pantoliano) sembra aver collaborato per anni con i cartelli della droga, e tutto questo sembra essere evidenziato da un enorme trasferimento di denaro sul suo conto corrente.
Non tutti i suoi vecchi colleghi ci credono, ma Mike e Marcus sembrano gli unici decisi a smascherare i veri colpevoli di questa vergognosa cospirazione, rimandando ancora una volta la tanto agognata e meritata pensione per la ricerca della giustizia e della verità.
![BAD BOYS](https://i0.wp.com/www.lapiziaviewsmagazine.it/wp-content/uploads/2024/11/copertine-articoli-25.png?resize=640%2C336&ssl=1)
Dopo i primi due film diretti da Michael Bay (protagonista di uno dei due camei speciali di questo film: per individuare l’altro bisogna essere esperti di social media) ora è toccato a Adil El Arbi e Bilall Fallah raggiungere quota due lungometraggi nella fortunata saga cinematografica di Bad Boys (a tal proposito, qui trovate il nostro speciale su di essa).
Già dalla nostra sinossi si intuisce che i punti di forza di Bad Boys for Life sono stati riproposti anche in Ride or Die, ossia una storia in cui viene data molta più importanza al lutto, ai legami familiari e alle difficoltà fisiche e mentali dovute al tempo che avanza. Una serie di situazioni in cui è difficile non trovare empatia per questi protagonisti, e quindi anche in questo quarto capitolo lo spettatore si ritroverà con gli occhi lucidi in più di una occasione.
Il collegamento con il passato è un altro punto di forza di Bad Boys: Ride or Die, una serie di elementi incastrati molto bene in quasi due ore di montato finale.
Viene citato il secondo film grazie alla banda degli Haitiani, tornano in scena non solo coloro che hanno esordito in Bad Boys for Life (come Kelly e Dorn interpretati da Vanessa Hudgens e Alexander Ludwig) ma anche i personaggi di Fletcher (John Salley) e Reggie (Dennis Greene) mentre oltre al dinamico duo gli altri due grandi protagonisti di questa storia sono il già citato capitano Howard e Armando (Jacob Scipio).
Il primo non solo ha la possibilità di apparire grazie ai flash-back, alle visioni oniriche o ai video d’archivio, ma la sua storia viene esplorata anche attraverso la sua famiglia, la quale era stata vagamente accennata nei precedenti capitoli.
Vengono dunque introdotte Rhea Seehorn nel ruolo di sua figlia Judy e la giovanissima Quinn Hemphill in quello di sua nipote Callie, personaggi scritti molto bene e che saranno il classico ago della bilancia che determinerà l’esito di questa nuova avventura.
![BAD BOYS](https://i0.wp.com/www.lapiziaviewsmagazine.it/wp-content/uploads/2024/11/copertine-articoli-26.png?resize=640%2C336&ssl=1)
Riguardo ad Armando, forse il suo destino non è quello di trascorrere il resto della sua vita in una prigione di massima sicurezza: le sue conoscenze riguardo agli ambienti criminosi possono essere fondamentali, e quindi aiutare Marcus e Mike a riabilitare la figura del capitano Howard potrebbe un minimo riabilitare anche lui, anche se il primo ad essere scettico di questa cosa è proprio suo padre Mike. Un rapporto complicato, forse uno dei più complessi della storia del cinema, e anche per questo motivo che Bad Boys: Ride or Die è un film da vedere e rivedere, nonostante non sia esente da alcuni difetti, come alcune scene un po’ troppo assurde riguardo al personaggio di Marcus quando crede di essere diventato immortale dopo essere sopravvissuto al malore, oltre al fatto che sia i registi che gli sceneggiatori sembrano essersi dimenticati del fatto che quattro anni fa aveva bisogno degli occhiali per prendere bene la mira.
Senza sbavature è invece la versione italiana diretta ancora una volta dal formidabile Alessandro Rossi, che oltre agli affezionati Sandro Acerbo e Marco Mete sui personaggi di Mike Lowrey e Marcus Burnett ha potuto contare su grandi professionisti del calibro di Benedetta Degli Innocenti (Kelly), Francesca Manicone (Rita Secada), Stefano Thermes (James McGrath), Davis Tagliaferro (Armando), Eva Padoan (Christine Lowrey), Patrizia Burul (Tabitha), Raffaele Carpentieri (Fletcher), Gianluca Crisafi (Manny), Eleonora De Angelis (Judy Howard), Luna Iansante (Callie Howard), Luca Dal Fabbro (Capitano Conrad Howard), Massimiliano Manfredi (Adam Lockwood), Paolo Vivio (Reggie), Marco Vivio (Lintz), Flavio Aquilone (Dorn) Alessandra Cassioli (Theresa Burnett), Roisin Nicosia (Megan Burnett) e Lucrezia Marricchi (Nicole), al cinema nel nostro Paese da giovedì 13 giugno 2024 grazie alla distribuzione di Eagle Pictures (la produzione è invece di Sony con Columbia Pictures).