Giunti alla terza stagione di Bridgerton, e lasciatoci alle spalle il suo spin-off, non possiamo fare a meno di parlare del fenomeno del momento. Anche perché, in questo modo, è possibile sfogare – almeno in parte – la frustrazione che l’attesa della seconda parte porta con sé. Infatti, dobbiamo continuare ad assaporare il cliffhanger che segna la fine della quarta puntata ancora per un mese.
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Se ancora non fosse chiaro, ovviamente parleremo delle prime quattro puntate caricate sulla piattaforma nei giorni scorsi. La serie, come tutti quanti ormai sappiamo, segue uno dopo l’altro l’approdo dei fratelli all’interno della società: dal loro debutto, al loro matrimonio alternando il loro protagonismo attraverso le diverse sotto trame. Sarebbe dovuto toccare a Benedict, il secondo figlio, l’essere la storia principale da seguire. Non è giunto il suo tempo e quindi il suo amore è momentaneamente in stand by. Se si parla di ordine, ormai è escluso l’andamento legato ai libri. Non resta far altro che goderci le diverse puntate con le varie sorprese per ogni singolo spettatore.
Questo cambio è legato a una sorta di maturità dei personaggi nel loro percorso di ricerca dell’amore. Benedict, del resto, è ancora fin troppo un libertino per poter trovare la stessa improvvisa voglia che ha segnato la vita del maggiore Anthony. Quindi, gli occhi sono spostati sul nuovo diamante della stagione, Francesca. Il suo carattere sta lentamente venendo fuori, anche perché prima di questa stagione era decisamente fin troppo assente come personaggio demerito stesso dell’attrice che la interpretava e delle altre produzioni a cui aveva preso parte. Fatto il recast, quindi, tutto ruota intorno al suo debutto in società trovandoci davanti all’eterna lotta tra cuore e dovere sociale.
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Sappiamo, però, che il vero focus non è su Francesca, quanto più sul terzo figlio: Colin che, tornato dalle sue scorribande in giro per il mondo, ha trovato un nuovo e rinnovato aspetto oltre alla diversa consapevolezza. Possiamo dirla tutta? Per quanto lo presentino come uomo di mondo, in realtà, è lo stesso ragazzino che ancora non ha ben compreso cosa vuole dalla vita. Al massimo si è avvicino un po’ di più al piacere della carne, piuttosto che al dovere e alle responsabilità; per quanto sua madre sottolinei che lui abbia messo da parte se stesso nel corso della sua vita.
Quindi siamo davanti al più puro e semplice friends to lovers: ovvero amici che diventano amanti, perché Colin – lo sa anche chi non guarda la serie – si renderà conto di provare qualcosa di più oltre l’amicizia per la doppiogiochista più amata e odiata di sempre. Penelope, infatti, è colei che affronterà le maggiori difficoltà durante questa stagione, del resto è sul mercato matrimoniale da tre anni e si auto-definisce zitella. Lei, ancora una volta, vorrebbe scappare dalla sua famiglia ed è disposta a dire di sì a chiunque credendo impossibile che il suo unico amore possa realmente ricambiarla.
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Il personaggio di Penelope è, a tutti gli effetti, quello più complesso all’interno della serie di Bridgerton. La sua doppia identità, si non va dimenticato che vi è lei dietro le cronache mondane, così come tutti i suoi dissidi riescono a darle una caratterizzazione molto sfumata e articolata. Lei è la carta da parati, colei che si nasconde nell’ombra perché non vuole essere vista, colei che allunga le orecchie per cogliere ogni più piccolo segreto sfogando la sensazione di non appartenere a pieno a quel mondo attraverso la propria penna.
Quindi, come agire se si vuol prendere in mano il controllo della propria vita? La scena del bacio tra lei e Colin ci rivela proprio il cuore pulsante di questo personaggio. Quando lei chiede quel gesto si evince tutta la disperazione nei riguardi di un’assenza di futuro, ma allo stesso tempo emergono tutti i sentimenti per il terzo Bridgerton. La carta da parati che ambisce alla luce delle stelle che entrano nella stanza, lo possiamo dire; perché i componenti di questa famiglia sono fatti per brillare ognuno a modo loro.
Al momento l’alterego di Lady Whistledown è un argomento spinoso, ma che non è pienamente messo in evidenza. Il fatto che Eloise sia a conoscenza del segreto di Penelope gioca un ruolo fondamentale in questa stagione. Lady Whistledown non risparmia nessuno, persino se stessa, e mette sulla bocca di tutti ogni più piccolo dettaglio del rapporto e della complicità che vi è tra Penelope e Colin. Diffuso il pettegolezzo, quindi, non si può tornare indietro. Nel libro Colin scopre la doppia identità dell’amata prima della famosa scena della carrozza, nella serie questo è un elemento ancora tutto da giocare. Chissà come proseguirà il loro rapporto vista la proposta di matrimonio in ballo e tutto ciò che c’è ancora da scoperchiare.
Il segreto, in ogni caso, resta tangibile quanto un elefante in una cristalleria. Esso emerge attraverso i giochi di sguardi che vi è tra i due protagonisti. Bridgerton, infatti, funziona più per il non detto che per ciò che è palese. Gli sceneggiatori si divertono nella costruzione di rapporti e scene in grado di accendere lo sguardo dello spettatore. Basta un movimento di camera o un dettaglio per poter riuscire a mettere a fuoco i più piccoli segnali di fumo.
In tal senso, Nicola e Luke (Pen e Colin) sono meravigliosamente bravi a costruire il loro rapporto scenico tra sguardi e non detto. La tensione è palpabile ogni volta che si sfiorano, e i loro sentimenti sono via via svelati dall’incrocio dei loro sguardi. In questo modo, è ben visibile l’attrazione catartica tra i due e la destinazione ultima dei loro cuori. Tutto diventa genuino e naturale, come il percorso di un fiume che diventa cascata.
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In chiusura, seppur citata, non possiamo non parlare di Eloise. Lei è un mondo a parte, lo sappiamo tutti, ed è un elemento che va al di la dell’inserimento nella vita di società. Dalle sue citazioni al suo mettersi perennemente in discussione, riesce ad essere un tassello fondamentale all’interno della strutturazione di tutte quante le puntate. Eloise è presente anche quando fisicamente non è in scena, quasi come un fantasma la cui consapevolezza aleggia nel corso della storia d’amore dei Polin.
Ultima sottotrama che muove il cuore dei “Cari lettori” è sicuramente quella che coinvolge Benedict. Lui, tutta la sua aurea, il suo sorriso sono calamite per chi si approccia a questa serie. Come accennato all’inizio della recensione, la sua storia d’amore è stata rimandata, mentre ci godiamo l’esplorazione della passione sprigionata dalla sua personalità. Estremamente bello e intelligente, il suo spirito artistico si manifesta con preponderanza anche attraverso una singola e insignificante battuta. Chissà dove come lo condurranno alla voglia di prender moglie.
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Le prime quattro puntate hanno una costruzione, in sceneggiatura, ben più complessa e articolata di quanto non avevano le precedenti stagioni. La libertà sembra aver dato modo agli sceneggiatori di dare la giusta attenzione ad ogni più piccolo dettaglio. Restano scomparsi il Duca e consorte, ma è intrigante e interessante il rapporto tra Visconte e Viscontessa, tanto presenti tra le mura di casa quanto assenti nel rebus sentimentale che si sta delineando. Non ci resta che attendere il loro erede e il 13 giugno per scoprire i risultati delle premesse poste in questa prima fase.