“Buonanotte Roma”: la nuova ballad di Briga per la città eterna

Briga

Briga torna con una nuova ballad: “Buonanotte Roma”; uscita il 20 dicembre su tutte le piattaforme di streaming musicali. Il brano vuole essere un tributo alla sua terra, in un misto tra dolce e amaro. L’artista, con il suo spiccato accento, riesce a rappresentare la città che sembra, a detta di ciò che dice, “un quadro a cielo aperto”.

“E Buon Natale Roma,
un quadro a cielo aperto
su Piazza Navona
mele caramellate, cinquecento lire dentro la fontana”

Briga

Emozioni, una melodia flebile e le parole non urlate ma sussurrate. E’ così che si apre “Buonanotte Roma”, il nuovo singolo di Briga, una vera e propria dichiarazione d’amore nei confronti della sua città.

Sin dall’inizio l’intento dell’artista è chiaro: trasportare l’ascoltatore a Roma, in quella che è una delle sue piazze più importanti (Navona), soffermandosi di un gesto famoso in tutto il mondo, fatto da turisti e cittadini: lanciare banconote o monetine nella Fontana di Trevi.

E’ un azione in grado di unire due aspetti: superstizione e unicità. Il primo, perché si pensa (o si spera) di cambiare il proprio destino attraverso un lancio verso lo splendido specchio d’acqua. Il secondo, invece, perché solo in questo luogo magico si giunge per compiere e completare questa azione. Elementi che si fondono in modo perfetto in un racconto non solo scritto ma anche, e soprattutto, visivo.

“I tuoi bambini giocano a pallone come fossero in cortile
Tirano pallonate forti
contro il Consolato del Brasile”

Ecco un altro luogo e un’altra azione. Si comprende di nuovo l’abilità nel coniugare luoghi e situazioni. In questo caso, però, i protagonisti sono i ragazzi. L’ingenuità e la genuinità dei ragazzi nel calciare un pallone viene abbinata ad un posto (il consolato), quasi per sottolineare la differenza che essi sono in grado di trasmettere. Il tutto viene detto in modo semplice, diretto, senza bisogno di fare giri di parole.

“Una giovane madre parla dolcemente col suo vecchio cane
C’è posto anche per loro in mezzo a queste strade tutte da asfaltare”

Pregi ma anche difetti. Briga parla nel suo brano di immagini poetiche, associate a Roma, ma non perde l’occasione per evidenziarne un altra sua caratteristica fondamentale: l’incompiutezza. L’immagine di una madre a passeggio col suo cane, che si perdono tra le strade da riassestare della città, colgono in pieno l’idea di meraviglia dei suoi spazi ma anche di rabbia che si prova nei confronti di essa. Sentimenti positivi e negativi, in continua lotta tra di loro

Il brano intero è una lettera aperta, con luci e ombre, che sottolinea l’amore che si prova per il luogo in cui si è nati e cresciuti. Sembra voler dire, infatti, che non si rinuncerebbe mai ad essa, a prescindere da ogni bruttezza che possa celare. Roma è la vera e propria “madre adottiva” di Briga. Non la si sceglie, ma si sviluppa un rapporto con lei a prescindere. La si accetta, di sicuro, per quello che è.

“Siamo figli della stessa madre che hai avuto tu”

“Mamma Roma”. E’ questo che accomuna i suoi figli, nati e cresciuti tra tante incongruenze, ma accomunati da un sentimento comune: l’amore nei confronti della propria terra, bella e dannata.

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