Giovedì 16 maggio, Cannella ha esordito nei club partendo dall’Alcazar di Roma. Enrico Fiore si è stretto nell’abbraccio del pubblico romano, grazie soprattutto al suo brano “La mia Roma“.
Il live romano di Cannella è stato aperto dalla musica di Moonari, finalista del 1M Next Generation e reduce dal concertone del Primo Maggio, che sul palco dell’Alcazar ha portato il suo ultimo progetto musicale “Sono nato debole” in cui racconta la fine di una relazione, una sorta di “cura” verso la rinascita.
Al termine dell’emozionante esibizione dell’artista polistrumentista, le luci dell’Alcazar si sono spente e uno scrosciante applauso è partito dalla sala. Successivamente è stato lasciato il posto alle note di “La mia Roma” e l’ingresso di Cannella. Un concerto basato sulla necessità di raccontarsi. Un lungo abbraccio tra gli amici di una vita, il suo pubblico e ovviamente Roma che l’ha accolto cantando a squarciagola ogni singolo pezzo.
A livello personale posso dire che in alcuni momenti ho smesso di essere “una giornalista” e mi sono semplicemente goduta quelle note. Le stesse che – ogni giorno – ascolto bloccata nel traffico di una Roma troppo bella per essere odiata.
“Bellissima di giorno e di notte, cosi’ come sei
E che mi mandi in crisi come il traffico bestiale alle sei” (La mia Roma)
Un crescendo, canzone dopo canzone, fino a quando l’Alcazar non si è accesso di un centinaio di torce. “Illumina” è partita e sul palco è salito Peter White. Un duetto emozionante che racchiude al suo interno passione, necessità di esprimersi e soprattutto tanta amicizia tra i due.
Il concerto è continuato sulle note di alcune delle canzoni più note di Cannella tra cui “Fiori Blu”, uno dei pezzi più belli dell’artista, fino ad arrivare alla mia canzone preferita, Balla Così. Una canzone che regala gioia, spensieratezza e ci ricorda che “non siamo solo carne ed ossa” ma soprattutto emozioni.
Per il suo primo club Cannella ha sicuramente fatto centro e noi non vediamo l’ora di assistere ad un altro live.
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