Nello storico Cinema “Moderno” The Space di Roma, si è svolta la conferenza stampa della nuova serie Prime Video “Citadel – Diana”. Lo spin off totalmente Made in Italy del già noto show con Priyanka Chopra.
Tradimento, sotterfugi, utopia, action, amore e manipolazione. Questo e molto di più lo spin-off con Matilda De Angelis super spia sotto copertura dagli occhi di ghiaccio. Un taglio di capelli asimmetrico, nell’attesa serie, di sei episodi, disponibile in tutto il mondo dal 10 ottobre.
![Citadel: Diana](https://i0.wp.com/www.lapiziaviewsmagazine.it/wp-content/uploads/2024/11/copertine-articoli-2024-11-04T235953.545.png?resize=640%2C336&ssl=1)
In una Milano del 2030, quasi più un futuro distopico. Il Duomo è in rovina, simbolo di una società militarizzata in le armi sono liberalizzate come negli Stati Uniti. Diana Cavalieri si muove con una grande jeep nera metallizzata. La nostra protagonista è una giovane spia sotto copertura, infiltrata nell’organizzazione criminale Manticore. Addestrata da Citadel, la realtà rivale – caduta 8 anni prima – si pone l’obiettivo della sicurezza mondiale al di là delle singole nazioni. Il suo reclutatore e maestro Gabriele è Filippo Nigro, noto come l’uomo dei flashback.
A presentare la serie tv erano presenti: i protagonisti Matilda De Angelis, Lorenzo Cervasio, Maurizio Lombardi e Nigro; il regista Arnaldo Catinari; la showrunner Gina Gardini; e lo sceneggiatore Alessandro Fabbri.
![Citadel: Diana](https://i0.wp.com/www.lapiziaviewsmagazine.it/wp-content/uploads/2024/11/copertine-articoli-2024-11-04T235938.712.png?resize=640%2C336&ssl=1)
“Maneggiare le armi – sottolinea De Angelis – non è in assoluto piacevole. La prima volta mi sudavano le mani, mi batteva il cuore, perché è inquietante avere a che fare con un oggetto così letale. Alla fine della serie ero diventata brava, ma va detto che erano finte e ho avuto un maestro d’armi che mi ha seguita passo passo. Anche perché tutto è fatto in estrema sicurezza”.
Un lavoro straordinario quello svolto da Matilda De Angelis che risulta credibile nel suo look trasandato e asimmetrico fatto di durezza ed eleganza shabby chic e quel tocco di futurismo che ritroviamo nettamente nella parrucca, realizzata da Giorgio Gregorini, che rispecchia il dualismo del personaggio. Questo gioco, fatto di asimmetrie, è rintracciabile nella modalità registica che si snoda sulla doppia vista: personale, introspettiva, ma anche plurale con una visione esterna.
Una serie che promette colpi di scena succulenti che ti faranno sobbalzare sulla sedia con la voglia di vederne ancora e ancora. Per ora, dopo aver visto i primi due episodi, possiamo assicurarvi che le premesse sono ottime e che non vediamo l’ora di scoprire il resto di questo show incredibile che racconta l’italianità unita allo spionaggio americano.