Vi abbiamo già parlato di Isoladellerose e del loro ultimo brano, “Se andrò all’inferno tu verrai con me”. Adesso, è tempo di indagare un po’ di più su queste tre personalità totalmente diverse tra loro. Il progetto di questi figli degli anni ’90 è portato avanti da: Federico Proietti, chitarra e voce; Iacopo Volpini, batteria; e Andrea Zanobi, basso e cori.
Sui loro profili social potrete restare aggiornati con le loro prossime uscite, ma soprattutto con le cover che si stanno divertendo a ri-arrangiare. Ma bando ai convenevoli, vi lascio alle loro parole.
Com’è stato tornare a pubblicare una canzone dopo quasi un anno di fermo?
«È stato bello: siamo tornati a pubblicare dopo un lungo processo di ricerca creativa. Volevamo una maturità e un sound che ci potesse far esprimere al 100% e con questo brano ci siamo sentiti pronti per iniziare una nuova fase del progetto».
Per cosa o per chi vi fareste trascinare all’inferno e in quale girone andreste?
«Per la musica. Secondo noi è essa stessa un girone dell’inferno di eterna insoddisfazione che ti porta a volere sempre di più. Attualmente ci stiamo sguazzando dentro».
Da “Cenere”, a “Mantra” a “Se andrò all’inferno tu verrai con me”; quanto è cambiato il vostro processo creativo e la scrittura dei testi?
«È cambiato radicalmente. Per noi ogni brano è stato rappresentazione di un preciso momento e il frutto di esperienze vissute.
Ad oggi quello che ci interessa maggiormente è esprimere la nostra musica attraverso la verità e viceversa».
Curiosità su “Mantra”: le vostre morti in video, come sono state scelte e pensate? C’è una correlazione con qualche elemento della vostra vita?
«Nessuna correlazione con le nostre vite. Essendo uscito ad Halloween volevamo qualcosa che fosse di forte impatto, anche osando un po’ e la ragazza che trova sempre modi diversi di ucciderci nel video è semplicemente la metafora del senso della canzone stessa».
Se doveste scegliere solo una delle vostre canzoni, quale vi rappresenterebbe di più?
Fede: «Tutti i brani che abbiamo fatto sono come dei figli, è difficile sceglierne soltanto uno. MANTRA è il pezzo che reputo più bello da suonare dal vivo, ogni volta una botta pazzesca; CENERE credo che potrebbe essere la colonna sonora delle nostre vite; ma SAAITVCM è il pezzo che rappresenta di più la nostra crescita e ciò che siamo oggi, quindi forse quest’ultimo».
Andrea: «In assoluto CENERE è il pezzo al quale sono più legato emotivamente ed uno dei primi scritti. Ascoltarlo ancora oggi mi fa ricordare il motivo per cui abbiamo iniziato questo progetto insieme».
Iacopo: «È sempre difficile scegliere “il tuo brano preferito”. Sono creazioni proprie ed intime che rispecchiano il periodo in cui sono state scritte, il “me” che ha percorso diverse fasi. Sono tutti unici per motivi diversi, ma in questo periodo della mia vita direi MANTRA, sia per l’impatto live che ha, sia per il significato del testo».
Se poteste scegliere un film/serie tv/videogioco a cui fare la colonna sonora, quale sarebbe?
«Fede sceglierebbe sicuramente un film di Nolan, Andre si catapulterebbe in una serie tv anni 2000 (e perché proprio The O.C.?) e Iacopo andrebbe su Stranger Things o un videogioco horror per ricreare musicalmente le atmosfere più cupe».
Progetti futuri? Date da segnare in calendario?
«Stiamo lavorando molto, dalla scrittura di nuovi brani alla progettualità degli stessi. A breve faremo uscire un nuovo singolo e cercheremo di farne uscire il più possibile. Anche per quanto riguarda il lato social saremo più attivi (cosa che, come avrete capito, non ci viene proprio spontanea). Stiamo lavorando molto anche per quanto riguarda i live e vi promettiamo che saremo molto più presenti!».
Vi facciamo notare come neanche loro tre abbiano citato “Su” o “Nada Más”, ma la redazione in comune accordo vi invita ad andare a recuperare anche questi due brani. Specie il secondo che è quello che ha segnato la loro vittoria a The Band.
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