Saturday night

Presentato in anteprima alla diciannovesima edizione della Festa del Cinema di Roma, “Saturday Night” si appresta ad affrontare le sale italiane con delle proiezioni speciali il 21-22-23 ottobre.

La pellicola diretta e co-scritta da Jason Reitman, erede del franchise “Ghostbusters”, era stata annunciata nel maggio del 2023. La tematica centrale, com’è possibile intuire dal titolo, affronta l’approdo in diretta dello show ideato da Loren Michael. Era l’11 ottobre del ‘75 quando la sfida che si parava davanti a tutti gli attori stava diventando più grande del previsto, di conseguenza, tutto sembrava sull’orlo del tracollo.

Nonostante si stia parlando di uno degli show più longevi della storia della tv, la prima puntata non andò in onda senza difficoltà. Una scaletta che non entrava nel minutaggio previsto dall’NBC, litigi e discussioni tra gli attori del cast, battute che dovevano essere tagliate e scenografie che non erano pronte per la messa in scena. Le previsioni erano quelle di mandare in onda, nuovamente, le repliche di alcuni show di successo per poter restituire quella fascia oraria a programmi già consolidati nel tempo.

Reitman ha, in questo modo, creato una pellicola dal ritmo serrato che non risparmia l’umorismo che da sempre caratterizza la messa in onda del “Saturday Night”. In questo modo si riportano in scena le vecchie glorie che, successivamente, sono approdate al grande schermo proprio passando attraverso quel palco. Tutto gioca sull’effetto nostalgia e sul senso di rivalsa: è come se si volesse attenzionare degli eroi minimi che riescono a vincere contro un sistema più grande di loro. Non a caso, infatti, la riuscita dello show nascerà dalla sinergia scaturita dal senso di sconfitta che inizia a pervadere l’intera troupe.

Umani, prima che attori o comici; giovani che vorrebbero portare dell’innovazione all’interno del prime time televisivo per poter costruire uno show targettizzato sui loro coetanei. Una costante critica sociale che riesce a tingersi di modernità grazie alle grandi interpretazioni. Fidatevi quando vi diciamo che esiste un mondo pre visione “Saturday Night” e post visione. Specie se si pensa alle interpretazioni che il cast è stato in grado di restituire.

L’effetto nostalgia è assicurato, sopratutto se pensiamo al fatto che questo film possa essere mirato al mero pubblico americano. La stessa audience che è cresciuta e invecchiata con la messa in onda delle prime puntate. Del resto, è meraviglioso veder vedere le “giovani versioni” di attori come John Belushi e Dan Aykroyd. Personalmente, al termine della proiezione, avevo voglia di rivedere “Animal House” e “The Blues Brothers”.

La bravura di Reitman sta nell’essere riuscito ad unire finzione a realtà. Per far ciò, ha integrato nel raccordo filmico anche gli sketch televisivi realmente andati in onda. Gli interpreti hanno convissuto con un carico di responsabilità non indifferente. Del resto, si è portato in scena un ricordo decisamente ancora fin troppo vivido e vivo.

Per chi, ad oggi, continua a seguire il “Saturday Night Live” (o nel nostro caso, per chi lo guarda a distanza) questa pellicola è una vera e propria chicca. Tra mito, mitologia e ricordo, la pungente ironia non si tradisce o si lascia da parte, al contrario diventa essenziale per le dinamiche ricostruite. Tutto urla verità tanto quanto frenesia.

Vi ricordiamo che gli appuntamenti per la visione sono limitati, quindi segnateveli sull’agenda perchè non può essere assolutamente perso. Va sottolineato che arriverà in sala in V.O.. In modo si è cercato di preservare la bellezza delle battute originali evitando che qualcosa possa andare in “lost in translation”.

di Lapizia

Guardo troppi film e parlo troppo velocemente, ma ho anche dei difetti!

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