Francesco Gabbani ha condiviso con sincerità la sua visione della vita e della musica, offrendo uno sguardo profondo e personale sulle sue esperienze ai suoi Festival di Sanremo.
«Viva la vita» è il mantra che, secondo Gabbani, deve nascere dall’interno. «Non sono gli eventi esterni a farci gridare “viva la vita”, ma una consapevolezza interiore che si manifesta in ogni circostanza, anche quando le difficoltà, la sofferenza o la malattia ci mettono alla prova. Bisogna avere il coraggio di dire “viva la vita” anche nei momenti bui. La vita è fatta dell’equilibrio tra opposti, proprio come lo Yin e lo Yang: nella luce c’è sempre un pizzico di ombra e viceversa. È questo equilibrio – tra gioia e dolore – che rende ogni attimo degno di essere vissuto».
Durante la conferenza stampa, Gabbani ha anche rievocato un ricordo d’infanzia legato a Sanremo, che lo ha segnato profondamente. «Ricordo vividamente il Sanremo del ’87, quando avevo solo quattro anni. Mio nonno, Sergio, mi portava a vedere il Festival e mi faceva ascoltare le canzoni che trasmettevano quel senso di innamoramento e sogno. Quella esperienza fu il primo seme della mia futura carriera musicale. Ogni volta che sono dietro le quinte di Sanremo, immagino di uscire sul palco e di ritrovarmi, in un salotto immaginario, insieme a mio nonno».
Sul tema delle collaborazioni, il cantautore ha risposto con entusiasmo a una domanda sulle possibili affinità artistiche: «E se mai mi venisse voglia di fare un duetto con Sergio Caputo? Perché no, sarebbe davvero bello sperimentare una cosa del genere». Pur precisando che al momento non c’è un progetto concreto in tal senso, Gabbani ha lasciato intendere che l’idea rimane nel cassetto dei sogni.
Quando gli è stato chiesto come si senta a partecipare a Sanremo dopo aver già vinto, il cantautore ha ribadito il suo approccio non competitivo.
«Non torno al Festival spinto da un senso di gara. La mia voglia è quella di vivere un’esperienza emozionale che mi permetta di far ascoltare la mia nuova canzone, un brano che rappresenta una tappa fondamentale del mio percorso. Il mio prossimo disco, intitolato “La tua parte”, uscirà il 21 febbraio, e questo brano è il simbolo di quella crescita. Certo, non vorrei arrivare ultimo – perché se lo faccio, mi tolgo il Festival! – ma per me l’importante è condividere la mia musica con autenticità».
Con queste parole, Francesco Gabbani dimostra ancora una volta di saper unire una profonda riflessione esistenziale a un’energia positiva e genuina, offrendo al pubblico non solo canzoni, ma vere e proprie esperienze di vita.