Gabriele Mainetti torna sul grande schermo con “La città proibita”, un film che si distacca nettamente dalle sue opere precedenti, Lo chiamavano Jeeg Robot e Freaks Out. Tuttavia, conserva l’indole di un regista capace di giocare con i generi e il rischio creativo.
Il nuovo film, uscito nelle sale italiane l’8 marzo 2025, si inserisce nel filone delle storie di arti marziali, ma con una prospettiva fresca e originale. Ambientato nella Roma moderna, miscela azione, dramma e una forte componente emotiva.
La trama: una ricerca che va oltre il fisico
La città proibita racconta la storia di Mei (interpretata da Yaxi Liu), una giovane cinese esperta di kung-fu, giunta a Roma alla ricerca della sorella scomparsa. La capitale italiana, con le sue contraddizioni e il suo melting pot culturale, fa da sfondo a un racconto ricco di intrecci e incontri significativi.
Marcello (Enrico Borello), un cuoco di origini italiane che gestisce un ristorante a Piazza Vittorio, e Annibale (Marco Giallini), uomo ambiguo legato a traffici illeciti, sono alcuni dei personaggi che Mei incontrerà nel suo viaggio. La sua ricerca si trasforma ben presto in un percorso di crescita personale, che la porterà a confrontarsi con il proprio passato e con una città che nasconde molte più insidie di quanto sembri.

Azione e introspezione: l’equilibrio del film
La narrazione alterna momenti di grande azione, con spettacolari combattimenti di kung-fu, a scene più intime che esplorano le dinamiche personali dei protagonisti. La Roma multietnica e viva fa da cornice perfetta a questa storia, donandole autenticà e profondità.
Mainetti dimostra ancora una volta la sua capacità di sperimentare con i generi. Pur essendo un film d’azione, La città proibita non celebra la violenza fine a se stessa. Ogni combattimento è coreografato con raffinatezza, dando grande visibilità alla protagonista Yaxi Liu. Le sequenze ricordano lo stile visivo di Kill Bill o La tigre e il dragone, con un perfetto mix di spettacolarità ed eleganza.
Un cast di talento
Uno degli elementi più affascinanti del film è il suo cast. Yaxi Liu, nel ruolo di Mei, non è solo una performer straordinaria nelle scene d’azione, ma riesce anche a trasmettere emozioni complesse. Passa con naturalezza dalla determinazione feroce di chi cerca una persona cara alla fragilità di una giovane donna lontana dalla sua terra natale.
Enrico Borello, nel ruolo di Marcello, offre una performance intensa e sfumata. Marco Giallini, invece, interpreta il sinistro Annibale, regalando al personaggio una profondità che lo allontana dal classico “villain” monodimensionale. Una menzione speciale va a Sabrina Ferilli, che interpreta Lorena, la madre di Marcello. Il suo ruolo aggiunge una forte componente emotiva alla storia, toccando temi universali come l’amore familiare e il sacrificio.
Roma: un personaggio a sé
La capitale italiana non è solo un semplice sfondo, ma un vero e proprio personaggio del film. Mainetti ci porta nei suoi angoli nascosti, nelle piazze meno turistiche, nei quartieri dove si mescolano culture diverse.
La città proibita non è solo un film di combattimenti, ma una riflessione sullo spazio urbano come contenitore di storie che si sovrappongono. Roma, con le sue contraddizioni, diventa un luogo tanto accogliente quanto alienante, riflettendo i destini dei suoi abitanti.
Conclusione: un film che osa e conquista
La città proibita è un film che non ha paura di osare. La regia di Mainetti è solida e visivamente accattivante, supportata da una sceneggiatura che bilancia azione e momenti di riflessione.
Non è solo una storia di combattimenti, ma anche un viaggio interiore, una ricerca di sé e del proprio posto nel mondo. Con una trama avvincente, interpretazioni eccellenti e un ritratto inedito di Roma, il film si conferma come una delle opere più interessanti della stagione cinematografica.
Mainetti dimostra ancora una volta la sua capacità di reinventarsi, offrendo al pubblico un’esperienza cinematografica ricca di emozioni e sorprese. Un film da non perdere, sia per gli appassionati di film d’azione che per chi cerca una storia profonda e ben raccontata.