"Mufasa - The Lion King", il prequel che ci regala il sogno di Milele

Dopo tanta attesa, il 19 dicembre è finalmente arrivato e con lui anche il prequel del film che – più di tutti – aspettavo: Mufasa – The Lion King. Quella del Re Leone è una delle “serie storiche” dell’universo Disney. Una di quelle che ha cresciuto intere generazioni di bambini che, oggi, sono pronti a riassaporare quelle stesse emozioni di 25 anni fa.

“Mufasa – The Lion King” affidato alle sapienti mani del premio Oscar Barry Jenkins riesce a costruire un’interessante viaggio verso la scoperta delle origini del celebre padre di Simba. Al di là delle possibili connessioni con il resto della saga, Mufasa è un buon prequel. Alla base troviamo una storia interessante sorretta da una buona epica, nonostante – in alcuni punti – risulti essere estremamente lunga e banale.

Il film si apre nel momento in cui termina il primo. Simba e Nala in attesa del loro secondo figlio e la piccola Kiara lasciata con due babysitter di eccezione “Timon e Pumba”. I due avranno l’arduo compito di raccontare una storia alla futura regina. Tutto cambia grazie all’apparizione di Rafiki che racconterà le temerarie gesta di suo nonno Mufasa.

mufasa - the lion king

Come era prevedibile Mufasa: Il Re Leone parte dal racconto tra fratelli e quello generazionale, per poi cominciare a scindere una serie di tematiche fondamentali. Il film ci mostra il viaggio di Mufasa per la salvezza sua e dei suoi compagni di viaggio, in particolare Taka. Un viaggio pieno di ostacoli, ma che profuma di libertà e ricorda l’importanza dei rapporti umani che – oltre le diversità – regalano ricchezza.

“Mufasa” non è un film politico, ma è inevitabile il paragone con il mondo umano. Un prequel che parla direttamente ai più piccoli, ma anche agli adulti, insegnando una morale che fin troppo spesso dimentichiamo: la diversità è ricchezza.

In questo, un ottimo punto di riflessione è il personaggio di Taka. Un personaggio che mostra quanto il contesto in cui vivi possa plasmare il tuo essere, ma che ci insegna anche l’importanza del libero arbitrio. Nonostante i valori infantili ci restino incollati addosso, ognuno di noi può – e deve scegliere la propria strada attraverso delle scelte che faranno la differenza. Una narrazione che Jenkins aveva già abbracciato in Moonlight e che oggi pone una nuova pietra miliare grazie ad un’ottima sceneggiatura affidata a Nathanson, riadattando il tutto ad una saga come Il Re Leone.

mufasa - the lion king

Questo live action colpisce, appaga, ma allo stesso tempo stravolge tutto quello a cui – negli anni – ci siamo abituati. Se tutti noi siamo cresciuti con l’idea che Scar fosse il cattivo, con Mufasa cominciamo ad umanizzare con lui. Osservando le immagini scorrere sul grande schermo, infatti, riusciamo ad abbandonare la logica – forse infantile – del buono e del malvagio, abbracciando quella parte oscura presente in ognuno di noi. Menzione d’onore per degli effetti speciali che riescono a dare nuova vita ai protagonisti, uno straordinario lavoro di digitalizzazione che crea una nuova idea di live action e soddisfa le aspettative.

Tutto sommato, nonostante alcune sfumature negative – strettamente legate al “litigio” Mufasa-Taka – questo film si conferma un successo che tutti si aspettavano. Uno di quei film perfetti da vedere in famiglia, con i bambini o senza, sognando – tutti insieme – di essere insieme ai protagonisti a vivere il viaggio verso Milele.

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