Piazzabologna

Il primo ep “Municipio V” dei Piazzabologna è finalmente completo. Un concept musicale e visivo basato sulla dicotomia di una Roma piena di sfumature. Città rappresentata ampiamente attraverso lo stile di Jean-Miche Basquiat. Artista statunitense che raggiunge la sua espressione artistica con i suoi epigrammi enigmatici disegnati in tutta Manhattan.

Un ep innovativo diviso in due parti “:(/:). Al suo interno racchiude un progetto importante nato tra i banchi della Sapienza e poi portato tra le strade di una Roma “bella e dannata”. Luoghi in cui nascono amori, si vivono emozioni, si imbracciano “Zaini (di Temu)” e si parte verso nuove avventure.

Questo primo progetto racconta – come in un’istantanea – la generazione universitaria. Quei ragazzi che vivono tra taniche di caffè, libri di diritto privato, macchie di smalto ed esami da superare. Ma anche tra i baci dati a mezzabocca tra il Colosseo e il Giardino degli Aranci. Proprio quel luogo magico dove il tramonto scoppia all’improvviso e regala “guance color Chianti”.

Un percorso che ci fa respirare la quotidianità e la freneticità del giorno. Ma anche la nostalgia della notte in cui camminando tra le vie di Trastevere le mancanze prendono il sopravvento. Una fotografia che ci costringe a fermarci, ad immaginare, a ricordare quegli amori che sono finiti dannati tra le fiamme di un “Maledetto Ti Amo”.

I Piazzabologna ci portano in un viaggio che si snoda frenetica nei luoghi universitari tra le birre a San Lorenzo, le serate a Testaccio, lo stadio Olimpico. Gite fuori porta con il vino di Frascati e il mare di Fregene. Ascoltare l’album è un’esperienza da brivido. Chiudi gli occhi e le loro voci ti fanno accomodare sul bus dei tuoi ricordi. Le mani strette per non perdersi tra di essi, guidandoti attraverso sonorità e testi pop indie, accompagnati da feat di alto livello. Un excursus intimo dal sapore dolce-amaro all’interno di una Roma magica che conquista e spaventa allo stesso tempo.

Una metropoli invadente che travolge tutti grazie al suo fascino decadente e spento. La luce dei lampioni gialli che consolano gli ubriachi o i cuori spezzati in quelle sere dove il sonno non arriva. La sua ingombrante storia che fa da perfetto sfondo per un amore vissuto con la leggerezza dei vent’anni, ma che ti ci fa restare “sotto sotto sotto”.

Sono tanti i temi trattati in questi 15 brani che – pur restando fedeli alla loro identità – spaziano tra generi e suoni diversi.

I Piazzabologna riescono a coinvolgere con un percorso in crescendo che si apre con la tristezza, la nostalgia e la malinconia di “Portici” e si conclude con hit ad alta intensità da sparare a tutto volume su un Enjoy sfrecciando tra le vie di Roma come “Serata Iconica?” in feat con Angie, senza dimenticare un grande classico come “Abbronzatissima” riadattato con nuovo sound, ma riuscendo a mantenere le vibes degli anni ’60.. Dopotutto lo dicono anche loro che fanno “musica per nonne dal cuore forte, dal 1967”.

Questo primo ep dei piazzabologna merita sicuramente un ascolto approfondito, ma fin dal primissimo play, soprattutto se lo fai passeggiando nei luoghi citati, riesce a toccare corde profonde del nostro cuore.

La caratteristica principale, che poi è il fil rouge di tutto l’album, è proprio la contrapposizione delle loro anime: quella romantica e malinconica che emerge in “Lacrimony” o “Portici” e, al contrario, quella ribelle che si percepisce in “CACIARA” o “Serata Iconica?”.

“Municipio V” è un album fresco e diverso dagli altri, uno di quelli che sarà destinato a segnare generazioni di universitari portandoli nella Capitale immedesimandosi nei brani, proprio come è accaduto ormai parecchi anni fa al duo formato da Carl Brave e Franco 126.

Related Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *