Natale a tutti i costi

Dal 4 giugno, su Netflix, torna la famiglia Delle Fave con una nuova e dissacrante avventura. È disponibile sulla piattaforma “Ricchi a tutti i costi”, il seguito di “Natale a tutti i costi” che riporta sullo schermo dei nostri dispositivi: Angela Finocchiaro, Cristian De Sica, Dharma Mangia Woods e Claudio Colica. Al cast sono state aggiunte delle piccole perle nostrane, perché l’attenzione si sposta sulla vita della terza età lasciando indietro i disastri dei Millenials.

Avevamo lasciato la famiglia con un dubbio esistenziale: ma la nonna aveva realmente ereditato i soldi dalla zia? Beh… qui troviamo una risposta affermativa, ma questa quantità di denaro sembra esser messa in pericolo dall’arrivo di un nuovo amore. In un intreccio tra passato e presente per la nostra Anna (Finocchiaro), la madre si trova esposta a un potenziale pericolo: essere la sposa di un uomo che, potenzialmente, potrebbe causarne la dipartita per potersi appropriare dell’eredità.

Natale a tutti i costi

Nel precedente episodio avevamo avuto modo di vedere quanto questa famiglia fosse attaccata al vil denaro, qui le cose si complicano perché c’è pure il bonus rischio vita. Tra opportunismo e opportunità, quindi, la famiglia decide di metter su un piano per poter prevenire “piuttosto che curare” le conseguenze di questo inaspettato matrimonio. Dopo una notte insonne Anna prende una decisione: è meglio far fuori il pretendente della madre, piuttosto che lasciarla in sua balia.

La follia, quindi, dilaga tra la famiglia Delle Fave e, durante la reunion pre-matrimoniale, il piano inizia a prender forma. Progettare un omicidio non è di certo facile, ci vuole sangue freddo e duro polso… riusciranno nel loro intento o si tireranno indietro?

Iniziamo, dunque, a prepararci a questa stagione estiva col sorriso sulle labbra. Questo secondo capitolo è decisamente più divertente e dissacrante di quanto non fosse stato il primo. Come evidenziato, l’attenzione si sposta sulla vitalità della terza età e sulla cieca lucidità che invece provano i nipoti. Uno scontro generazionale che trova il suo piccolo nell’efferatezza che contraddistingue i boomer. Si, parliamo per classi d’età. A tutti gli effetti, quella diretta da Giovanni Bognetti è una critica sociale a diversi flussi di coscienza e modi di agire.

Natale a tutti i costi

Con questo film vanno, ancora una volta, sottolineate le prole di De Sica: “si ride col demonio e non con San Francesco”, per sottolineare l’importanza di lasciar svolgere al cinema – o all’arte in generale – il lavoro più importante. Esiste la necessità di essere dissacranti, di creare situazioni paradossali e di metter in luce la cattiveria che molto spesso contraddistingue l’agire umano. Evidenziare questi aspetti, per iperbole, spinge inevitabilmente una riflessione nel pubblico. Non si tratta di emulare o di considerare validi quei pensieri portati in scena, quanto più di osservarli per condannarli. La commedia, specie in questo caso, attenziona i giusti temi con la corretta chiave di lettura. Si permette, in questo modo, la risata facile; ma allo stesso tempo si osserva l’agire dell’immoralità.

di Lapizia

Guardo troppi film e parlo troppo velocemente, ma ho anche dei difetti!

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