Arriva oggi, 11 settembre, in sala il remake di un film horror danese del 2022: “Speak No Evil”. La versione originale è stata diretta da Christian Tafdrup ed è recuperabile su Prime Video, mentre la nuova versione è scritta e diretta da James Watkins. Una pellicola horror-psicologica che ci spinge ad interrogarci sulle buone maniere o l’eccessiva educazione.
Noi, non avendo avuto ancora modo di recuperare la visione dell’originale, ci concentreremo sull’analisi di quanto vi aspetta in sala qualora decidiate di vederlo.
!["SPEAK NO EVIL": la recensione del remake con James McAvoy](https://i0.wp.com/www.lapiziaviewsmagazine.it/wp-content/uploads/2024/11/copertine-articoli-1-1-1.png?resize=640%2C336&ssl=1)
Una coppia è in vacanza in Toscana insieme alla figlia. Casualmente, nella loro stessa struttura di accoglienza, vi è un’altra famiglia con cui velocemente e rapidamente fanno amicizia. La sintonia tra le due coppie si trasforma in un invito per tenersi in contatto anche al di la del periodo vacanziero. Una volta tornati a casa, a causa delle difficoltà della routine, la prima coppia decide di accettare l’invito della seconda per andare a trovarli. In questo modo vorrebbero godere della vita di campagna per poter cercare di rimettere in asset la loro relazione prolungando la vacanza. Una volta arrivati, però, iniziano a notare i primi comportamenti strani da parte della coppia ospitante: le loro abitudini, la loro gentilezza, c’è in sostanza qualcosa che non va. La coppia inizia a sentirsi a disaggio tanto che la moglie (Mackenzie Davis) inizia a insistere per andare via.
!["SPEAK NO EVIL": la recensione del remake con James McAvoy](https://i0.wp.com/www.lapiziaviewsmagazine.it/wp-content/uploads/2024/11/copertine-articoli-3-5.png?resize=640%2C336&ssl=1)
Le cose, ovviamente, si complicano quando la decisione di lasciare quella vacanza inizia a diventare definitiva. Nel cuore della notte, moglie, marito e figlia, prendono armi e bagagli e si rifugiano in auto. La fuga, però, viene interrotta dall’assenza del peluche da cui la figlia non si separa mai. Per evitare un attacco di panico da parte della ragazzina, marito e moglie sono costretti a tornare indietro.
Senza proseguire con gli spoiler, è facilmente intuibile che la situazione si complica proprio perché si scopre il loro tentativo di abbandonare la dimora nel cuore della notte. L’eccessiva gentilezza inizia a diventare una vera e propria trappola e i risvolti saranno tutt’altro che piacevoli.
Quello detto finora è facilmente intuibile per tutta la prima parte del film. La pellicola, infatti, manca davvero di una forza tensiva. Tutto è praticamente abbastanza palese fin dai primi istanti e, via via, le cose sono anche fin troppo intuibili.
!["SPEAK NO EVIL": la recensione del remake con James McAvoy](https://i0.wp.com/www.lapiziaviewsmagazine.it/wp-content/uploads/2024/11/copertine-articoli-5-1-1.png?resize=640%2C336&ssl=1)
Per quanto possa essere magistrale l’interpretazione di tutti e quattro gli attori protagonisti, manca davvero il giusto mordente. Interessanti le relazioni mostrate: da una parte un amore grigio fatto di incertezze; dall’altro un sentimento più travolgente, ma viziato dall’ossessione e dalla co-dipendenza. La coppia ospitante, infatti, riesce a porre l’attenzione sull’ossessione, ma soprattutto sulla coercizione problematica che certi rapporti instaurano. Non si può, infatti, negare quanto emerge soprattutto con le confessioni e sulle informazioni date allo spettatore sul finale. Un rapporto fatto, dapprima, dal potere di lui su di lei; successivamente riversato sull’ossessiva ricerca di possesso nei riguardi di altro. Si, sappiamo che tutto ciò possa risultare un po’ fumoso senza aver visto il film, ma vorremmo evitare di poter essere troppo espliciti per non rovinarvi la visione.
Non vi consigliamo di andare in sala, stranamente, ma di attendere la distribuzione su piattaforma perché questo