“The Freak Family” è il nuovo interessante prodotto di Prime Video, un connubio perfetto tra uno young adult, un cartoon e un prodotto d’animazione. Un vero e proprio dramedy che racconta la vita esasperata del cantante pop-punk Diego Naska. Il corto, perchè di questo effettivamente si tratta, è stata ideata per promuovere il terzo album dell’artista ed è prodotta in collaborazione con lo studio Thamsanqa.
Diego è un aspirante cantante che vive con la sua, stravagante e disfunzionale, famiglia in attesa della tanto agognata fama. Una famiglia che si fonda su un padre dipendente dal gioco, una madre affetta da mutismo selettivo, una nonna nostalgica del fascismo, una sorella che ha da poco aperto OF e un cane, il famoso Dobby, che ha un solo passatempo: leccarsi i genitali.
La vita di Diego procede lentamente tra una delusione e l’altra, tra una chiacchiera con Simone e Dobby, una canna e un litigio con Polly fino a quando tutto prende una svolta inaspettata quando viene costretto a fare un patto col diavolo per ottenere il successo. Da quel momento tutto è chiaro: Diego deve scegliere fin dove vuole arrivare e a cosa è disposto a fare (ed eventualmente rinunciare) pur di raggiungere la tanto agognata fama riuscendo a vivere il suo sogno.
La critica alla fama e al punk
Diego in “The Freak Family” dà voce alle sue due personalità. Facile ritrovare quello stile scanzonato e ribelle che lo contraddistingue, ma ci mostra anche l’altra faccia della medaglia. Quella più vera che non si nasconde dietro la maschera e non si tira indietro su attacchi, critiche al mondo in cui vive. Ci si muove tra la dipendenza dai social network e l’impossibilità di emergere nel campo musicale solo con il proprio talento e le proprie capacità.
Nella serie non si risparmiano critiche al mondo degli influencer. Ad esempio, è chiaro il riferimento a Mark Zuckemberg nel personaggio del Diavolo. Il signore degli inferi degli influencer ha persino un nome che è tutto un programma: “Mark Lucifenberg”. La stessa Polly, fidanzata del protagonista, racconta una cruda verità: le persone sono disposte a tutto pur di avere “un follower in più”.
Diego Naska però non si risparmia e scocca frecce avvelenate ache ad un altro mondo bersagliato da problemi: quello musicale. Seppur con quello spirito allegro, divertito, leggero e carico di umorismo, Diego racconta un mondo saturo e tossico in cui gli artisti sono destinati a “sfornare” album su album. L‘unico obiettivo è quello di soddisfare le esigenze dei produttori e non le proprie vibes o la stessa voglia di esprimersi. Una critica che sicuramente non va a sfondare il muro di “silenzio assenzio”, ma che basta per suscitare il dubbio e far riflettere.
The Freak Family è un esperimento nell’audiovisivo. Un appuntamento che nasce sui social network ed è realizzato per la prima volta sul piccolo schermo di Prime. Se preso come tale, lo show risulta un piacevole e irriverente cortometraggio che intrattiene, fa riflettere e fa anche ridere.
Unica nota negativa di uno show che – a parere di chi scrive può crescere molto – è il doppiaggio. Troppo amatoriale per essere paragonato ad altri prodotti similari presenti sul mercato.
Nulla toglie però, se è effettivamente nei progetti di Diego, di trasformare questo cortometraggio in una sitcom per young adult riuscita. Dopotutto la storia c’è, i personaggi sono credibili e soprattutto scardina quel “politicamente corretto” che ha cominciato a rendere tutto estremamente pesante.
E quindi grazie a Diego per aver creato un prodotto fresco e innovativo che potrebbe avere una crescita esponenziale, altissima.