Dal 6 giugno, nelle sale italiane, sono arrivati “Loro”: gli osservatori; tu non li puoi guardare, non li puoi vedere, ma loro si. Diretto da Ishana Night Shyamalan, “The Watchers” è un film horror/thriller che si muove sulle corde del folklore per poter raccontare la propria verità sulla crudeltà umana.
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Siamo all’interno delle foreste irlandesi, quando un uomo disperato cerca di trovare la via di fuga. Fin dai primi istanti è facile comprendere quanta poca speranza ci sia in tale impresa e che, col calare delle tenebre, a nulla varranno i suoi sforzi. Quelle foreste sono popolate da strane creature che non possono essere viste, i suoi alberi si muovono quasi per magia e nascondono ogni singola possibile via di fuga.
Mina (Dakota Fanning) è costretta a doverle attraversare per poter portare un pappagallino da Galway allo zoo di un’altra cittadina, ma la sua macchina fa in panne. Immotivatamente si trova ferma al centro della foresta, senza possibilità di metter in moto e riprendere la propria corsa. Non appena si allontana dal veicolo, questo sparisce nel nulla e lei si ritrova senza una via di ritorno. La notte è vicina e una strana anziana le dice di non restare nella foresta senza la luce del sole. Dopo un rapidissimo countdown, che spinge la ragazza a correre, si ritrova all’interno di un bunker in cui le cose sono fin troppo strane.
All’interno del rifugio vi sono altri due ragazzi: Clara (Georgina Campbell) e Daniel (Oliver Finnegan). I tre le spiegano immediatamente che ci sono delle regole per poter sopravvivere al bosco perché questo è popolato dagli “osservatori” e che, quindi, è costretta a mettersi in mostra per loro davanti alla grande parete-specchio che li separa dalla infida crudeltà con cui queste creature dilaniano chi si perde tra gli alberi.
![The Watchers](https://i0.wp.com/www.lapiziaviewsmagazine.it/wp-content/uploads/2024/12/the-watchers-loro-ti-guardano-trailer-italiano-del-fantasy-horror-di-ishana-shyamalan.webp?resize=640%2C360&ssl=1)
Senza ulteriori indugi sulla trama, possiamo iniziare a dire che questo non è un film che realmente spaventa lo spettatore. Un paio di scene riescono a creare un bel moto tensivo, ma non si arriva mai realmente al terrore. Ci si muove tra le sottile linee di un sentore, un non detto, un segreto. Ishana, come del resto ha fatto per molto tempo il cinema paterno, punta a una sorta di lettura della crudeltà sviscerando le sue dirette conseguenze.
Il folklore e le leggende irlandesi, in questo caso, vengono usate per poter dipingere un quadro sulla paura e sull’agire di conseguenza ad essa. Quando l’ignoto ci spaventa, l’animo umano reagisce attaccando e segregando. Quelle creature sono diventate infide e crudeli perché private della possibilità di vivere liberamente, come succedeva nel passato. Si è preferito l’oscurantismo e la segregazione alla prosperità e all’armonia. Una diretta metafora a tempi molto oscuri per la nostra società. Il lungometraggio, in questo modo, cerca di offrire un chiaro punto di vista che si esaurisce “fin troppo positivamente”.
![The Watchers](https://i0.wp.com/www.lapiziaviewsmagazine.it/wp-content/uploads/2024/12/182266_ppl.jpg?resize=640%2C360&ssl=1)
La vera pecca di questa pellicola è racchiusa nel suo epilogo: una sorta di rinnovata armonia che, però, non esclude la possibilità di un continuo. Diciamo che la struttura filmica suggerisce la possibilità di far nascere una vera e propria saga basata sulla mitologia costruita al suo interno.
Tornano tematiche assai care ai Shyamalan, specie quella del “doppio”. Tra copie e gemelli, infatti, si analizzano le similitudini attraverso le differenze. In questo modo si riesce a evidenziare quando “l’altro” non sia differente da noi, ma solo ignoto.
Non possiamo definire “The Watchers” un brutto film, ma si sente l’immaturità registica di questo esordio. Anche perché Ishana ne ha curato anche la sceneggiatura e, forse, avrebbe potuto premere un po’ di più sul terrore e meno sul “buonismo” del suo finale. Noi ci aspettiamo che ne venga fatto quanto meno un sequel, ma staremo a vedere come si muoverà al botteghino.